Obiettivi
L’obiettivo principale del laboratorio è quello di condividere nel gruppo un’esperienza ‘speciale’ per tutti. Prendersi del tempo e prendersi cura di sè e degli altri, incontrarsi in un terreno comune a tutti: il corpo. Molto tempo verrà dedicato al piacere del movimento e dello ‘stare’.
L’intento è quello di creare un momento dedicato ad entrare in contatto con il proprio corpo e con gli altri partendo dal linguaggio non verbale, il linguaggio della creatività nel movimento.
Scoprire qualcosa di se stessi e degli altri tramite canali non quotidiani, andare verso i propri limiti, oltrepassarli con pazienza, entrare in modo dolce e piacevole in condivisioni per le quali non si ha tempo normalmente nella vita di tutti i giorni.
Uno spazio/tempo per rilassarsi, per divertirsi, per condividere il piacere del movimento e la magia della creazione.
Cos’è la Danza Contact Improvisation
La C. I. è una danza di improvvisazione che nasce dal contatto. Nasce a New York negli anni ’70 e poi si espande in tutto il mondo, fino ad essere una delle forme di danza contemporanea più praticate. Si basa sull’ascolto e sul contatto e crea fiducia reciproca, condivisione, profondo scambio tra le persone. Per questo motivo ha avuto grande seguito, perché oltre ad esserci il piacere della danza c’è il piacere della condivisione.
Nella C.I. il tocco è il punto di partenza per arrivare alla creazione. Il contatto con l’altro corpo o con il pavimento è la guida creativa, dall’ascolto di questo contatto si entra in dialogo fino a sviluppare una danza improvvisata e inaspettata, ogni volta diversa e unica.
Il laboratorio
Si lavorerà principalemente su tre livelli: il contatto con se stessi, il contatto con lo spazio circostante, il contatto con l’altro. Tramite semplici esercizi ed esplorazioni di movimento da soli, in coppia e in gruppo si entrerà in un’altra dimensione di ascolto per aprire piano piano le porte alla creatività. L’approccio al movimento è prevalentemente sensoriale. Si lavorerà molto sul contatto con il suolo, sui patterns di movimento originari, e sull’attenzione agli espedienti per non farsi male durante il movimento. Gran parte sarà dedicata all’improvvisazione e alla libera espressione di se stessi, ma l’intento è di arrivare alla fine ad una creazione collettiva, libera o secondo un tema scelto dal gruppo.
Mission
Lavoro nel teatro da 13 anni e la pedagogia teatrale è per me una vera e propria ‘missione’ per entrare in relazione con bambini, ragazzi e adulti e per fare in modo che entrino in relazione tra loro nella piena espressione delle loro capacità. Il mezzo teatrale è la possibilità di giocare e di mettersi in gioco, sentendosi liberi all’interno di strutture che sostengono e non costringono. La prevalenza viene data al linguaggio non verbale, comprendendo quindi anche tutta la sfera emotiva, che grazie agli strumenti del teatro e della danza viene contenuta e trasformata in forma artistica. Al primo posto il corpo, quindi, e la sua grande capacità espressiva e liberatoria. A tutte le età si possono imparare nozioni motorie fondamentali di controllo del corpo, ascolto di se stessi, misura nel relazionarsi con gli altri, capacità di auto-organizzarsi in gruppo. Tutto questo divertendosi e crescendo nella condivisione entusiastica con gli altri.
Marazzato Carla
Biografia
Antropologa, laureata a Venezia, con tesi di ricerca sul campo a Salvador de Bahia (Brasile). Studia teatro e danza con: Gruppo Lume (S.P., Brasile), Centro di Produzione Teatrale Via Rosse (Este, Pd), Workcenter di Jerzy Grotowsky (Pontedera), Claudio Di Scanno (Drammateatro, Pe), Andre Casaca (Teatro C’art, Fi), Laura Moro (I.C.P. IlCorpoPensante, Tv), Atsushi Takenouchi (Parigi, Francia), Gabi Morales (Buenos Aires, Argentina), Sabine Sonnenschein (Vienna), Daniel Lepkoff e K.J.Holmes (USA), Company Blu (Sesto Fiorentino – Fi).
Spettacoli principali: Ade di Sabine Uitz, Pierina e il lupo di Norberto Presta, Pier(viol)ino e il lupo con la Fondazione Teatro La Fenice regia di Laura Moro, Speck-ik e Sulla strada per Brema regia di Laura Moro, In alto i seni co-autrice con Genny Venerando, semifinalista al Premio Gd’A Giovane Danza d’Autore 2010, Wait di Silvia Gribaudi, E luce fu co-autrice con Olga Manganotti creato in residenza artistica da Gruppo Lume Teatro (S.P., Brasile). Coreografa nella performance Family Dress in apertura della serata ArtNight 2014 organizzata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia. 2015 Weight co-autrice con Laura Colomban creato in residenza artistica a Earthdance (Plainfield, U.S.A.). Coreografa nella performance S-fa-re con il gruppo CI-VE (Contact Improvisation Venezia) in collaborazione con Sofia Taliani.
Dal 2004 si occupa di pedagogia per bambini e ragazzi insegnando teatro/movimento all’interno di scuole e strutture pubbliche e private. È assistente a Virgilio Sieni per la Biennale Danza 2014 nel progetto La casina dei biscotti e Il Vangelo secondo Matteo. Insegnante alla Biennale Educational Architettura 2014 e 2015. Educatrice nel progetto Corpo a Scuola per il liceo Benedetti di Venezia e nel progetto Musei in Gioco per i Musei Civici di Venezia estate 2015.
Si occupa dell’organizzazione di eventi culturali, spettacoli, seminari all’interno del C.T.R. (Centro Teatrale di Ricerca) di Venezia. In questo stesso spazio crea e gestisce il gruppo di contact improvisation CI-VE organizzando incontri di scambio tra i gruppi italiani e stranieri, organizzando performance all’aperto ‘Mogliano, danza!’ festival A piede libero e ‘Marghera, danza’ per l’apertura della stagione del Teatro Aurora 2014. A maggio 2015 e 2016 ‘London-Venice, dance!’ incontro internazionale di Contact Improvisation a Venezia. Insegna Contact Improvisation in corsi e seminari per adulti e ragazzi.
Altre informazioni www.carlamarazzato.com