Fort-in festival è nato con radici locali e respiro artistico internazionale (Creative Time Summit 2015), nel luglio del 2015 dall’indignazione a seguito di tragici episodi di xenofobia in alcuni quartieri della città metropolitana di Venezia e Treviso all’arrivo di alcuni gruppi di persone provenienti da aree di crisi. Vorremmo poter diffondere nei quartieri periferici della città laboratori e strumenti appartenenti alle arti performative e sceniche, per poter vivere al meglio i rapidi cambiamenti nella composizione della società contemporanea.
Alcune delle fortificazioni venezianele hanno scoperto nuovi significati relazioni grazie alle associazioni che da vent’anni a questa parte stanno portando avanti volontariamente processi di cura per questi siti, e fresche realtà come Live arts cultures ( working space di arti performative) e Fucina Underground/ Teatro in Folle ( centro di ricerca teatrale), che promuovono attivamente avvenimenti artistici durante tutto l’anno.
Alcune di queste fortificazioni sono ancora abbandonate, localizzate in luoghi marginali in quartieri dove quest’anno hanno preso luogo episodi di violenza e razzismo. Un’ondata di paura che può essere considerata un fenomeno Europeo. La società civile di Venezia ha lanciato un messaggio mondiale di indignazione verso questi episodi e ha attivato una catena umanitaria per accogliere i rifugiati.
Vorremmo cominciare luoghi simbolici come le fortificazioni veneziane, erette in diverse epoche storiche, che sono sempre stati luoghi chiusi simbolo della paura del nemico e dello straniero, per lavorare sulla nostra cultura dell’ospitalità verso le diversità e riflettere sul futuro del nostro patrimonio vivente in un’Europa di rapidi cambiamenti.