VIFF Best Short doc On Women

La casa di Nader sarà presto demolita e sua figlia si ammala. Nader chiama sua sorella Najmeh e le chiede aiuto. Najmeh viene a casa sua, ma Nader se n’è andato prima del suo arrivo e vaga peri il quatiere fuggedo dalla situazione.
Una piccola perla, nata da un contesto, quello iraniano, che negli ultimi anni sta venendo alla ribalta nei festival internazionali più importanti. Un tragico squarcio di vita in cui i diritti e i doveri dei singoli individui si confondono, finendo per dissolversi. La messa in scena è molto buona, in particolare la fotografia riesce in molte occasioni a dipingere lo stato emotivo dei personaggi e a creare delle connessioni tra di loro.
Shirin Sabour non ama parlare di sé, ma sappiamo che è nata nel 1989, che ha iniziato a filmare all’età di 6 anni e che il suo lavoro riguarda sopratutto la vita delle donne nella società iraniana.

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