In arrivo una tre giorni di laboratori di teatro, di storie, di racconti e di persone in movimento. Ricreiamo ponti tra Venezia e l’Oriente, tra la terraferma e la laguna. L’affermazione di un’identità comune e secolare. Rivitalizziamo spazi abbandonati e li riempiamo di teatro e di partecipazione. Agiamo all’insegna di una comunità che vuole ri-trovarsi e ri-conoscersi.
La tradizione teatrale che discende da Freire e da Boal non si rivolge solo ad un “pubblico di attori” più o meno professionisti. Al contrario è un teatro che evita la narrazione preimpostata. E’ un teatro che vuole creare in prima persona una nuova narrazione spontanea, con attori improvvisati. E’ il pubblico che si fa attore. Un gioco di ruolo dove il fine è quello di creare una storia comune fra i partecipanti, una storia che può uscire dalla narrazione fine a sé stessa e diventare azione comune e sociale.
7 luglio
Tuttavia l’essere al Lido sarebbe un’occasione per riscoprire un luogo meraviglioso vicino al mare, rimasto abbandonato per circa 20 anni.