Il 2 e 3 Luglio 2021 a Malamocco dalle 21,30
Il Venice Intercultural Film Festival (VIFF) torna con la sua seconda edizione il 2 e 3 luglio a Malamocco. Due serate all’aperto con la proiezione di 12 corti e documentari, quasi tutti in prima visione assoluta per l’Italia. Il festival si propone come punto di riferimento annuale stabile per il dialogo tra culture diverse.
Il nostro riferimento è l’idea di “intercultura” che consiste nel rapporto tra due o più culture caratterizzato dal reciproco arricchimento di valori, idee, costumi e tradizioni. Questa idea ambiziosa supera la semplice e spesso problematica convivenza tra culture diverse nello stesso posto (multiculturalismo) che basa piuttosto nella segregazione delle diversità.
Le diversità culturali si riflettono anche nel modo di fare cinema. Siamo tutti molto condizionati dalle forme narrative tipiche della televisione, della pubblicità e del cinema mainstream, dominato sua volta dai modelli narrativi “americani” che non ci lasciano scampo. I giovani autori da tutto il mondo che presentiamo sono molto più liberi e ci fanno spesso scoprire linguaggi visivi bel tutto nuovi e freschi.
Tra gli altri film, potrete vedere l’eccezionale Golden Buttons, di Alex Evstigneev che ci fa entrare direttamente nella vita dei giovanissimi allevi della scuola di formazione delle guardie presidenziali di Vladimir Putin. Si tratta di una istituzione totale, in grado di condizionare in modo profondo e per sempre le menti e la personalità di chi vi accede.
Terror and Hope – The Science of Resilience, di Ron Bourke ci fa capire gli effetti a lungo termine sui bambini della prolungata esposizione allo stress tossico tipico delle situazioni di guerra. Sono effetti disastrosi e duraturi selle loro capacità cognitive e relazionali. Ma vediamo anche che esistono metodi molto efficaci per intervenire e riportarli letteralmente “in vita”.
Poi l’italiano Davide Bini ci propone il suo Ospiti. Questo è un film corale. Un gruppo di persone si trova ad affrontare il dilemma di Antigone: scegliere tra la legge dello stato e la legge non scritta dell’essere “umani.” Nessuno qui sarà rinchiuso un una cella a morire di fame, come nella tragedia di Sofocle, ma ciascuno è chiamato fare una scelta di quelle che definiscono il significato alla propria esistenza.
Poi ancora Lynch Court ci fa scoprire il cinema di Igor Parfenov, il regista che pur essendo ucraino ci trasporta in un clima emotivo al calor bianco che non potrebbe essere più “russo” di così. Dajla: cinema and oblivion, dello spagnolo Arturo Dueñas ci trasporta po mezzo al deserto, dove il popolo esiliato dei Saharawi vive il sospeso tra il deserto e il nulla, ma vive grazie al forte senso di comunità che ha saputo mantenere.
Venice Intercultural Film Festival – 2021
Malamocco, Rio Terà 38, Casa del Fanciullo
inizio delle proiezioni ore 21.30
Tutte le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in inglese, ma Ospiti è parlato in italiano Eulogy for the Elsewhere Home e Dajla: cinema and oblivion hanno i sottotitoli in italiano.
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